04/09/2009
L’India si trova in un momento molto difficile: quest’anno il monsone è praticamente mancato ed il governo si prepara ad affrontare un’emergenza. Quasi metà del Paese soffre per la siccità e ciò potrebbe ridurre la produzione di riso del 10%.
Il ministro dell’agricoltura, ha però assicurato che il governo userà le sue riserve per tener sotto controllo i prezzi ed aumentare la disponibilità del riso. Se i prezzi aumenteranno, infatti, il governo centrale immetterà sul mercato le sue scorte di riso e frumento.
Dieci Stati hanno già dichiarato l’emergenza siccità in 246 distretti. Ciò equivale al 46% dei distretti di tutto il pese. I giornali riportano casi di suicidi di contadini disperati: nel Vidarbha, solo la scorsa settimana si sono uccisi sei agricoltori. Il ministro ha detto che il governo centrale provvederà a fornire granaglie supplementari agli Stati per distribuirli a oltre 115 milioni di persone che vivono sotto la soglia della povertà. Nel frattempo egli ha proibito qualsiasi esportazione di riso, frumento e zucchero.
Per tranquillizzare la situazione, il ministro delle finanze ha detto che il governo è pronto ad importare granaglie per affrontare l’impatto della siccità e garantire la disponibilità di beni essenziali. Con ogni probabilità nel Paese il prezzo del cibo rimarrà elevato. Lo scorso anno i prezzi degli alimentari sono diminuiti nel mercato mondiale, ma in India sono saliti. La paura è che quando l’India comincerà a comperare granaglie sul mercato mondiale, anche i prezzi cresceranno.
Sulla stampa indiana si continua ad informare sulle conseguenze della siccità, ma appaiono anche notizie come questa: “Frumento sufficiente per alimentare per un anno 1,5 milioni di famiglie sta marcendo nel Punjab. Mentre siccità e scarsità di cibo minacciano il paese, il Punjab, granaio dell’India, sta sciupando 1,8 milioni di metri cubi di frumento.” I giornali riportano che a Khamanu, distante 50 km dalla capitale Chandigarh, enormi mucchi di sacchi sono accumulati senza cura, dimostrando negligenza ed insensibilità. Centinaia di migliaia di sacchi da 50 kg sono deteriorati perché rimasti all’aperto per mesi e forse anni. Gli agricoltori hanno protestato per la mancanza di infrastrutture governative nel granaio della nazione. A causa di ciò, molto frumento prodotto in loco, viene esportato ed usato come mangime per animali.
Fonte: www.asianews.it