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Discriminazione nei confronti delle donne dalit le “intoccabili”

 

28/03/2009

 

CHENNAI – Da epoche immemorabili subiscono nei loro villaggi una duplice discriminazione: in quanto intoccabili e in quanto donne. Ma il fatto che non riacquistino la propria dignità nemmeno dopo essere state elette “Panchayat”, ovvero responsabili del villaggio, la dice lunga sulla mentalità delle persone delle caste superiori.
In occasione del quarto convegno nazionale dei presidenti “Panchayat” donne , tenutosi a Chennai martedì scorso, sono stati raccontati per l’appunto, episodi di discriminazione di questo tipo.
Ne è un esempio la storia di Vasantha : quando fu eletta presidente del villaggio Kelaiperumazhi nel distretto di Thirvaru, abitato prevalentemente dai poveri sottocasta (definiti anche intoccabili o “dalit”), incontrò subito l’ostilità di un’ex-vicepresidente di Thevar, Tamil Arasi, e del marito di lei che era stato a capo del villaggio per 22 anni quando tale ruolo non spettava a candidati provenienti da sottocaste.
Quando Vasantha si rifiutò di assecondare i voleri di chi aveva dominato la scena politica prima di lei, questi iniziarono a crearle problemi. “ Si rifiutavano di firmare assegni, boicottavano le riunioni collegiali del villaggio e utilizzavano un linguaggio offensivo nei miei confronti”, ha affermato Vasantha.
L’apice venne raggiunto quando le chiusero a chiave l’ufficio per 4 mesi durante l’erogazione dei sussidi destinati alle persone colpite dall’inondazione e l’accusarono di essersi appropriata indebitamente dei fondi. Vasantha presentò un reclamo alla polizia. Durante la successiva riunione collegiale fu insultata e picchiata dalla gente di Thevar.
Alla fine venne ricoverata per una settimana all’ospedale Tanjavur Medical College.
Vasantha affermò che i suoi persecutori appartenevano al partito comunista indiano marxista.
Simile sorte è toccata a un’altra donna “Panchayat”.
In Nagapattinam, nella zona dominata dalla casta Vanniyar, nel villaggio di Mathavalur, Ramamani, nonostante sia diventata presidente , non può guidare il motorino quando un esponente di casta superiore le si avvicina. Si presuppone che lei debba scendere dal veicolo e procedere a piedi.
Una volta le capitò di non farlo e di essere buttata giù dal motorino e picchiata per questo. Inoltre è ormai routine venire chiamata con il nome di casta “Parachi”. “Perché dovremmo stare a sentire una Parachi?” è uno dei commenti più comuni sulle donne “intoccabili” che diventano presidenti.
Eppure su 12.618 posti di presidenza “Panchayat” in tutto lo stato, 3.143 sono riservati ai sottocasta e di questi il 30% è ottenuto da donne.


Articolo di Sangeetha Neeraja - Pubblicato il 20 marzo 2009 sul quotidiano "Indian Express"

 

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