24/03/2009
9 MARZO 2009
Un decennio fa, quando suo marito Ibert è mancato, Krishnaveni si è trovata in serissima difficoltà economica per se stessa e per la sua famiglia. In sostanza si è resa conto che con le 900 rupie al mese (circa 13,00 Euro) che percepiva come lavapiatti era terribilmente insufficiente per sfamare se stessa e i suoi tre piccoli figli. Per questo motivo la donna dalit andò a Pondicherry per cercare un posto di lavoro e le fu offerto quello di seppellire cadaveri. Ricorda: "Non avevo nessuna possibilità di sorta. Ho dovuto accettare ".
Inizialmente, la vista di un corpo morto la faceva vomitare. Ma lei non si arrese. Un forte stimolo a proseguire nell’attività, la ha portata ad adeguarsi al lavoro.
Krishnaveni, insieme con il suo figlio maggiore Shankar, ora di 20 anni, trasporta i defunti nel cimitero vicino casa sua. Il suo mezzo di trasporto è il carro funebre che spinge a mano. Non si tratta solo di vittime di incidenti, ma anche di lebbrosi, malati di AIDS ....
Krishnaveni ha accompagnato tutti nel loro ultimo viaggio.
I partiti politici e le organizzazioni sociali di Pondicherry hanno invocato il governo affinché Krishnaveni avesse un lavoro migliore, così le sono state concesse piccole agevolazioni nella sua attività.
In questi giorni, Krishnaveni vive in una capanna vicino al cimitero con un canone mensile di Rs 500.
Poiché il pagamento delle retribuzioni è irregolare, Krishnaveni ha iniziato a fare anche altri lavori come l'allevamento di capre e delle due galline che ha ricevuto in cambio di denaro per un funerale.
Oggi, una fiduciosa Krishnaveni è alla testa di un Gruppo di donne e partecipa ad incontri per cause sociali. Krishnaveni, ha un solo rammarico. "Non riuscivo a sostenere le spese mio figlio maggiore, ha dovuto abbandonare la scuola in 5 classe, e ora lavora con me." La madre ha un unico obiettivo: quello di educare gli altri due figli Mathilingam e Vinoth Prashanth in modo che essi possano trovare migliori posti di lavoro.
Estratto e tradotto da: NEW INDIAN EXPRESS CHENNAI