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Incontro con Mr. Loganathan -Direttore ASSEFA INDIA

 

08/03/2009

 

Mr. Loganathan, il Direttore Generale di ASSEFA India, dopo aver partecipato all’internazionale 10° FORUM SAD, a Milano, sul tema dei Sostegni a distanza, oggi 8 marzo 2009 è venuto in Alessandria per una breve visita, accompagnato da Franco Lovisolo.
L’appuntamento con Mr. Loganathan è avvenuto nella sede di Via Chenna 9, alla presenza degli amici che lo hanno conosciuto in India nei viaggi ASSEFA e dei Volontari dell’Associazione.
E’ stato un incontro gioioso, pieno di affetto e riconoscenza nei confronti di questa speciale persona che ha dedicato tutta la sua vita per lo sviluppo delle genti povere dell’India.
Essendo l’8 di marzo, Loganathan ha voluto ricordare ai presenti il ruolo della donna in India e ciò che l’ASSEFA ha fatto per la loro emancipazione.
(Traduzione dall’inglese)
“Da sempre, in India, la donna si occupa esclusivamente di accudire la casa, di avere bambini e aiutare il marito nel lavoro dei campi. Gandhi fu il primo che si oppose a questa limitazione e chiamò le donne ad avere un ruolo sociale attraverso la non-violenza. Durante le manifestazioni per ottenere l’indipendenza dell’India, tra i partecipanti, molte erano donne.
Molti chiesero a Gandhi del perché coinvolgesse le donne nelle manifestazioni. Lui rispose dicendo che le donne “conoscono la Verità”. Possiamo dare molti significati alla parola “Verità”. Ad esempio “Consapevolezza di ciò che è bene e ciò che è male” ..solamente noi stessi possiamo addurre valutazioni su ciò che è bene oppure su ciò che è male. Una cosa è certa....la ricerca della Verità deve avvenire con Amore, con vero Amore.
Verità e Amore viaggiano sempre insieme. Sono come due gemelli. Quando personifichi Amore sei anche Verità. Gandhi in gioventù affermò che l’Amore era Dio. Poi nella sua maturità affermò che Dio era Amore.
Ognuno di noi deve avere questo concetto di Verità.
Non desidero addentrarmi troppo in questo argomento, ma era per favi capire con quale spirito l’ASSEFA si è da sempre occupato delle donne.
Le donne dell’India moderna, di oggi, apparentemente sono più libere di una volta ma nella nostra Società rimangono ancora le più isolate. Per questo motivo e per dare loro forza, abbiamo costituito i Gruppi delle donne.
Le donne costituiscono una delle forme più deboli della Società indiana. Quale è la via per valorizzare il loro potenziale e offrire a loro la possibilità di essere più solide dal punto di vista economico? Questa è la domanda che sempre ci poniamo.
Nell’India rurale quando i rapporti tra marito e moglie si deteriorano e non vanno bene, il marito può tranquillamente ripudiare la moglie e cacciarle con un “vai via da casa”. Noi vogliamo invertire questi comportamenti. Desideriamo che le spose possano avere pari diritti al marito e se del caso possano replicare con un “piuttosto da casa vai via tu”. Per questo motivo, quando nei villaggi sostituiamo le case di fango e paglia con le casette in muratura, le stesse vengono intestate esclusivamente alle mogli. Le donne sono così più tutelate e garantiste per la famiglia.
La maggior parte di voi è a conoscenza che oltre il 60% dei contadini sono dei senza-terra e che lavorano per giornate intere in cambio di un po’ di riso, sufficiente a riempirsi a mala pena lo stomaco. Queste persone non hanno mai un giorno di vacanza, un giorno di riposo.
Le donne delle famiglie dei senza-terra lavorano sempre. Lavorano in casa, cucinano, lavano, accudiscono i figli, gli animali, aiutano nel lavoro dei campi, preparano ghirlande e il lavoro per altri.
Abbiamo fatto una stima sulla popolazione rurale femminile ed è risultato che almeno il 13% di esse è in situazione di vulnerabilità. Vi porto degli esempi.
Le vedove sono considerate esseri inferiori e sono ripudiate dall’intera comunità.
Quando un marito si allontana dalla famiglia e sparisce per un po’ nessuno ha niente da dire ma se altrettanto lo fa una donna, per qualsiasi causa, essa viene bollata come una “poco di buono” e viene emarginata.
Anche dal punto di vista della salute, le donne non vanno bene. In gravidanza soffrono di anemie, di denutrizione o di malnutrizione e molte, anche se non anziane, sono affette da malattie croniche.
Tra l’altro quanto si verificano queste situazioni, i mariti invece di avere cura delle loro mogli
si allontanano da esse e le lasciano al loro destino.
Tuttora, nelle campagne, la maggiore risorsa per le famiglie sono i bambini. Essi garantiscono il futuro, forza lavoro e protezione economica per la vecchiaia. Ancora oggi abbiamo famiglie che mettono al mondo 7, 8 figli.
Nella percentuale del 13% delle donne in situazione di vulnerabilità rientrano quindi le vedove, le malate croniche, le partorienti e le donne abbandonate.
Circa il 25% delle donne che si trovano nel post-parto, per vari e comprensibili motivi che vanno dalla necessità di una migliore alimentazione necessaria all’allattamento, alle cure mediche, hanno bisogno di denaro e per questo chiedono prestiti agli usurai che applicano tassi di interesse incredibili.
Una delle innovazioni che come ASSEFA INDIA instaureremo sarà quello di fornire una “Previdenza” rurale per le donne dei villaggi. Per ora abbiamo identificato quattro aree rurali depresse in cui vivono donne soggette a vulnerabilità e in quelle aree partiremo con il progetto della “Previdenza”. Lo scopo sarà di elargire 400/500 rupie (circa 8 Euro) alle donne che hanno partorito affinché non chiedano più prestiti agli usurai.
Questo tipo di progetto ha riscosso un grande successo tra le gestanti dei villaggi anche se qualche donna si è lamentata perché non potendo avere figli oppure perché è anziana non potrà accedere alla previdenza ma noi abbiamo risolto il problema dicendo che se non potranno usufruire direttamente loro della “Previdenza”, lo potranno fare le loro parenti strette.
I problemi sono veramente tanti ma è nostro compito risolverli nel migliore dei modi.
Grossi problemi nelle famiglie dei villaggi si verificano quando muore il capo famiglia ma peggio ancora quando a morire è la madre perché solitamente i mariti si risposano e la conseguenza è che i bambini vengono completamente abbandonati ed emarginati.
In questi dolorosi casi, come ASSEFA abbiamo introdotto una sorta di “speciale previdenza” al fine di garantire che i bambini possano frequentare la scuola ed alimentarsi gratuitamente. Ai bambini vengono intestati libretti previdenziali vincolati fino all’età di dieci anni.
In fondi previdenziali derivano dai risparmi dei Gruppi delle donne di auto-aiuto dei villaggi ASSEFA che oggi sono gestiti dall’organizzazione Sarvodaya Nano Finance.
La Sarvodaya Nano Finance che non ha alcun scopo di profitto ma esclusivamente di servizio, gestisce e finanzia anche i progetti di micro-credito per lo sviluppo delle donne.
Obiettivo dell’ASSEFA è di coinvolgere entro il 2010, un milione di famiglie rurali dei villaggi.
Vedete, tutti coloro che lavorano per la qualità dell’essere umano, con Verità e Amore, condividono lo stesso scopo e voi che siete qui e quelli che come voi aiutano l’ASSEFA, condividono di lavorare per la società e il miglioramento della qualità dell’essere umano.”

Franco Giordano

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