16/06/2008
I bambini di strada di Nuova Delhi possono depositare in una banca gestita quasi interamente da ragazzini i soldi guadagnati rovistando tra rifiuti riciclabili, vendendo riviste e frutta agli incroci stradali e servendo ai tavoli dei banchetti di nozze. Istituita nel 2001 dall'ong Butterflies, la Children Development Bank vanta oggi circa 2.000 clienti nelle sue 12 "filiali" sparse per la capitale indiana, situate in luoghi dove vengono anche tenuti corsi di gestione finanziaria e altre attività per i minori senzatetto. L'India è il Paese con il più alto numero di bambini di strada, stimati in circa 10 milioni. Nella sola Delhi, si ritiene siano oltre 100.000. Alcuni vivono con le loro famiglie, migliaia di loro crescono invece attorno alle principali stazioni ferroviarie e nelle aree più trafficate della città, dove possono vendere le loro merci.
Parecchi sniffano colla, alcuni mendicano, altri rubano. A molti di loro, l'ong Butterflies garantisce da anni un tetto e dal 2001 cerca di insegnare loro a gestire i soldi, nella prospettiva di aiutarli a uscire dalla povertà. "Non è importante quanto riescono a risparmiare - dice al Los Angeles Times il direttore del progetto, Sebastian Mathew - quanto l'abitudine a risparmiare e a non spendere i loro soldi in colla da sniffare, in fumo o in film che vedono a ripetizione". La banca è gestita da ragazzini di età compresa tra i 9 e i 18 anni, anche se è sempre garantita la presenza di adulti, incaricati di proteggere i bambini e di raccogliere a fine giornata il denaro depositato, che viene poi trasferito, a intervalli regolari, in una banca privata.
Sanjay Kumar, 13 anni, ha aperto il suo conto due anni e mezzo fa e oggi ha circa 90 dollari, una cifra invidiabile per gli standard di vita dei bambini e anche di molti indiani adulti. "Voglio fare qualcosa quando sarà grande - dice la ragazzina, che ha risparmiato sui guadagni ottenuti servendo ai tavoli nei banchetti - voglio aprire un negozio di tè". Una volta compiuti i 15 anni, Sanjay potrà chiedere un prestito. La banca consente infatti ai clienti "più anziani" di prendere in prestito denaro per avviare attività o proseguire gli studi.
Fonte APCOM
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