13/06/2008
La Giornata mondiale contro il lavoro minorile è celebrata ogni anno il 12 giugno e costituisce il fulcro del movimento mondiale contro il lavoro minorile. Questa giornata richiama l’attenzione sui pericoli che molti bambini lavoratori affrontano già da piccoli e sulle politiche necessarie ad affrontare questo fenomeno.
Gli obiettivi del movimento mondiale contro il lavoro minorile comprendono:
istruzione per tutti i bambini, almeno fino all’età minima di accesso al lavoro;
politiche sull’istruzione che contrastino il problema
del lavoro minorile attraverso una istruzione di qualità e una formazione di competenze con lo stanziamento di risorse finanziarie adeguate;
politiche sull’istruzione che raggiungano le persone escluse;
un’istruzione che sensibilizzi sulla necessità di combattere il lavoro minorile;
un’istruzione per i bambini e un lavoro dignitoso per gli adulti.
Il lavoro minorile - un ostacolo all’istruzione
Secondo l’ILO sarebbero circa 165 milioni i bambini tra i 5 e i 14 anni coinvolti nel lavoro minorile. Molti di loro lavorano per ore e sono esposti a rischi ogni giorno. Il lavoro minorile è un fenomeno strettamente legato alla povertà. Spesso, una famiglia povera non ha le possibilità di pagare le spese scolastiche o altri costi legati all’istruzione. Inoltre, la famiglia in molti casi dipende finanziariamente dal reddito prodotto dal lavoro di un bambino e ritiene più utile farlo lavorare che mandarlo a scuola. E quando una famiglia si trova a decidere se mandare o meno un bambino o una bambina a scuola, spesso è la bambina ad essere penalizzata. Oggi più che mai, i bambini hanno bisogno di un’istruzione e di una formazione di qualità se vogliono acquisire le competenze necessarie per avere successo nel mondo del lavoro. Allo stesso modo, in molti paesi, le scuole alle quali le famiglie povere possono accedere non hanno risorse e non sono adatte ai loro bisogni. Strutture povere, classi sovraffollate e penuria di insegnanti opportunamente formati sono alla base di un sistema d’istruzione mediocre.
È urgente agire ora
Con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG), le Nazioni Unite e la comunità internazionale si sono posti l’obiettivo di raggiungere l’istruzione universale primaria e la parità di genere nell’istruzione entro il 2015. Questi obiettivi non possono essere raggiungi se non si tiene conto di una serie di fattori all’origine del lavoro minorile e che impediscono alle famiglie povere di mandare i propri figli a scuola. Tra le misure piùimportanti da avviare vi sono:
offrire a tutti i bambini un’istruzione obbligatoria e gratuita;
eliminare gli ostacoli all’istruzione delle bambine;
garantire a tutti i bambini l’accesso alla scuola,
nonché un ambiente sicuro e di qualità;
sottrarre i minori al lavoro e garantirgli l’accesso all’istruzione e alla formazione;
fornire percorsi educativi sostitutivi ai bambini e ai giovani che non hanno frequentato fino a quel momento la scuola formale;
ISTRUZIONE: LA RISPOSTA GIUSTA AL LAVORO MINORILE
colmare la penuria mondiale di insegnanti e assicurare un corpo insegnante formato e qualificato;
promuovere l’adozione di leggi sul lavoro minorile e l’istruzione conformi alle norme internazionali;
combattere la povertà e favorire la creazione di lavori dignitosi per gli adulti;
sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di combattere il lavoro minorile.
Promuovere i diritti umani e lo sviluppo
Il diritto all’istruzione occupa un posto centrale all’interno della tematica dei diritti umani ed è indispensabile per lo sviluppo e per l’esercizio di altri diritti umani. Il diritto all’istruzione consente ai bambini e ai giovani, economicamente e socialmente esclusi, di uscire dal tunnel della povertà. Inoltre, i bambini che hanno potuto ricevere un’istruzione saranno più propensi ad offrire in futuro le stesse possibilità ai propri figli. L’istruzione delle bambine ha un impatto sociale particolarmente positivo tra cui la riduzione del tasso di natalità e il miglioramento della salute materna e infantile.
Investire nell’istruzione è una decisione che ha effetti positivi anche dal punto di vista economico. Uno studio recente dell’ILO mostra che l’eliminazione del lavoro minorile e la sua sostituzione con l’istruzione universale porta significativi benefici economici oltre ai benefici
sociali. Globalmente, questi benefici superano i costi in un rapporto di più di 6 a 1.
International Programme on the
Elimination of Child Labour (IPEC) International Labour Office 4 route des Morillons CH - 1211 Genève 22 Svizzera
http://www.ilo.org/ipec