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Cibo per tutti

 

03/06/2008

 

India - Un Forum di 600 gruppi e O.n.g., che raccoglie associazioni di contadini e pescatori di tutto il mondo, accusano l’Organizzazione mondiale del commercio, la Banca mondiale, il Fondo monetario internazionale e la stessa Fao (Food and agricoltural organization) per la loro politica economica che ha preferito industrializzazione e multinazionali distruggendo la piccola produzione, l’unica a permettere una distribuzione capillare dei prodotti alimentari e marini.
Le O.n:g. chiedono che queste organizzazioni “ammettano che le loro politiche sono sbagliate e devono accettare di essere responsabili per questa crisi, insieme a tutti i governi che hanno sostenuto i loro devastanti progetti”.
La denuncia avviene alla vigilia della Conferenza indetta dalla Fao a Roma dal 3 al 5 giugno sulla sicurezza mondiale per il cibo. La conferenza, si focalizzerà soprattutto sull’emergenza cibo, dovuta ai prezzi alti delle derrate alimentari, alla produzione di bio-carburanti e ai cambiamenti climatici.
Il Forum ammette che vi sono questi problemi, ma sottolinea soprattutto l’esigenza di una nuova politica nella produzione e distribuzione del cibo.
“Noi rifiutiamo – si dice nel documento delle O.n.g.– l’agricoltura industrializzata come la ‘rivoluzione verde’ e la ‘rivoluzione blu’ per la pesca… Tutto ciò ha ferito e distrutto l’agricoltura in piccola scala e le pratiche di pesca tradizionale. Il risultato è che le persone che dipendevano da questa pratiche per vivere, sono ora marginate in tutto il mondo”.
A dar man forte a questo giudizio, l’opinione di S Arokiasamy, economista e teologo il quale spiega che “L’economia di mercato globalizzato oggi è fissata sulle grandi compagnie basate sul profitto e non sui bisogni della popolazione… Ciò sta portando a creare sempre più delle Zone economiche speciali derubando gli individui della loro terra e dignità. Oggi l’economia è sequestrata dalle multinazionali. Un solo esempio: una volta l’India aveva l’autosufficienza alimentare, e invece oggi i contadini spesso si suicidano”.
P. Arokiasamy ricorda l’insegnamento della Dottrina sociale della Chiesa: “Un concetto importante è la solidarietà globale, guardare all’umanità come ad un’unica famiglia. India, Bangladesh, Sri Lanka e altre nazioni vicine sono segnate in profondità dalla crisi del cibo. Spero che questa Conferenza della Fao a Roma terrà presente i settori più emarginati e dimenticati della società per trasformare le loro politiche. Speriamo che la richiesta di ‘Cibo per tutti’ che i leader mondiali vogliono fare non resti solo uno slogan populista”
Estratto da : www.asianews.it

 

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