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Il pranzo dei bambini/e

 

26/09/2023

 

Mi auguro che siate tutti pronti a leggere un momento della giornata dei bambini delle scuole seguite da Assefa Alessandria che ho recentemente visitato insieme ad altri volontari. Desidero
condividere con voi un aspetto importante della loro vita quotidiana, qualcosa che fa davvero per loro la differenza: il cibo che mangiano ogni giorno a mezzogiorno.
Immaginiamo per un attimo un piatto di metallo con dentro un po'; di riso, legumi e un uovo. Si potrebbe pensare che sia un pranzo modesto, ma per questi bambini è un vero dono del cielo.
Questo piatto, semplice e sempre uguale, rappresenta molto di più di un pasto. Ogni giorno, questi ragazzi si siedono attorno al loro piatto di metallo con occhi pieni di speranza. Le insegnanti hanno
detto loro che quella piccola porzione di cibo è ciò che li sostiene e li aiuta ad andare avanti.
Il riso viene preparato ogni giorno con cura da una signora del villaggio utilizzando un grosso pentolone di alluminio e un fornello a gas. Le uova, altrettanto importanti per la nutrizione dei
bambini vengono bollite in una grossa pentola colma di acqua.
All';ora del pranzo gli studenti, come tutti i bambini del mondo, escono dalle loro aule con gioia e con quella espressione tipica di chi si appresta a placare la fame, mentre due insegnanti vestite nei
loro sari sbiaditi, si accomodano a terra, all’ombra di una grande pianta, di fronte ai pentoloni. Una di loro con un grosso mestolo versa sul piatto una porzione di riso giallo al curcuma con carote,
mentre l';altra dispone un uovo sodo in ogni piatto dei bambini. I bambini si mettono in fila silenziosa, uno dietro l’altro. Nessuno parla, nessuno dice: “è poco”, “...per tutti la porzione va bene
così!
Poi i bambini si allontanano all';ombra. Alcuni mangiano solitari, altri in piccoli gruppi di tre o quattro, mentre alcuni si riuniscono in gruppi più numerosi formando un cerchio. Questo momento
non è solo un pasto, ma un';opportunità per loro di socializzare, scherzare e ridere.
Terminato il pranzo ogni bambino si lava il proprio piatto. Questo metodo educativo, basato sui principi del Mahatma Gandhi dell';autosufficienza, insegna loro a non dipendere dagli altri e a
collaborare nelle faccende domestiche che dovranno fare una volta tornati a casa dalla scuola. È una lezione importante che va oltre il semplice atto di lavare i piatti ed è un investimento all'educazione
integrale di questi giovani.
Una quota parte del sostegno a distanza dà ai bambini l’opportunità di avere un pasto nutriente e acqua pulita almeno a mezzogiorno in quanto i genitori sono talmente poveri da non poter garantire
loro la cena.
Il sostegno a distanza non è solo cibo ma un investimento in un futuro migliore per loro.
Le insegnanti ricordano sempre ai bambini sostenuti a distanza che possono frequentare la scuola, cibarsi e avere assistenza sanitaria grazie a un gesto di affetto, di compassione e donazione
economica di tante persone di buona volontà.
Grazie a tutti i “padrini” che continuano nel progetto “sostegno a distanza” sia personale che comunitario.
Nel mese di agosto la Direttrice delle Scuole Sarva Seva ci ha fornito di nuove 46 schede di bambini e bambine pronti ad iniziare il percorso scolastico.

 

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