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India: proposta età minima per matrimonio

 

07/02/2008

 

La Commissione legislativa indiana ha proposto di modificare la legge sulle restrizioni per il matrimonio dei minori, abbassando da 21 a 18 anni l’età minima per il matrimonio degli uomini (già è a 18 anni per le donne). Si vuole così combattere il diffuso fenomeno dei matrimoni tra bambini.
La Commissione nota che il matrimonio di ragazzi giovani è un acuto problema, specie in alcuna zone, perché molte ragazze sono spinte dai parenti a matrimoni precoci, cosa che spesso le priva della possibilità di avere un’adeguata istruzione e scegliere con libertà la propria vita. Le giovani donne sono così pure più vulnerabili ad abusi sessuali, anche domestici. Una precoce maternità, inoltre, causa spesso problemi durante il parto: nel Paese è elevata la mortalità sia delle partorienti che degli infanti.
I giovani sposi sono anche costretti ad entrare nel mondo del lavoro, incrementando il lavoro minorile. Per evitare abusi, è pure indicato di rendere tassativa la registrazione del matrimonio.
Lenin Raghuvansi, attivista per i diritti umani e direttore del Comitato di vigilanza del popolo sui diritti umani (Pvchr) spiega che “è giusto uniformare a 18 anni l’età matrimoniale per uomini e donne. Ma la Commissione non ha considerato che il matrimonio ha aspetti diversi per chi è povero ed emarginato, rispetto al resto della società”. “Ad esempio i Dalit ancora subiscono discriminazioni per il rigido sistema della gerarchia delle caste. In molte zone dell’India, a loro è negata anche una minima istruzione”, “come pure hanno minori possibilità economiche e cure sanitarie”.
“I matrimoni di bambini, anche se vietati dalla legge, sono ancora diffusi in in molti Stati dell’India”. Per questo “un abbassamento dell’età matrimoniale non servirà a combattere questi mali”. “E’ necessario – conclude – che il governo promuova piani di lungo termine per migliorare la salute e l’economia nelle zone rurali.
Fonte: www.asianews.it

 

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