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Fame ed estrema povertà frenano lo sviluppo umano dell'India

 

04/08/2014

 

Mumbai (AsiaNews) - In termini di sviluppo umano, su scala mondiale l'India si piazza al 135mo posto su 187. È quanto emerge dallo Human Development Report (Hdr) 2014, presentato oggi a Tokyo (Giappone) dal Programma per lo sviluppo delle Nazioni Unite. Il rapporto suddivide i Paesi in quattro macro-categorie: molto alto (1-49), alto (50-102), medio (103-144) e basso (145-187). Contattato da AsiaNews, il frate cappuccino Nithya ofm riconduce la posizione medio-bassa "alla lunga strada che l'India deve ancora fare per eliminare la fame e l'estrema povertà".

Il rapporto si basa sull'Indice di sviluppo umano (Hdi), un indicatore macroeconomico calcolato secondo tre dimensioni: un vita lunga e sana (aspettativa di vita alla nascita); accesso alla conoscenza; standard di vita.

Tra il 1980 e il 2013, il valore dell'Hdi dell'India è migliorato dallo 0,369 allo 0,586. Tuttavia, resta il Paese "peggiore" tra i Brics: Brasile, Russia e Cina si sono piazzate tra i Paesi ad "alto sviluppo". Anche il Sudafrica è tra quelli "medi", ma si ferma al 118mo posto.

"In un Paese dove una persona su tre vive sotto la soglia di povertà - nota ad AsiaNews p. Nithya - lo slogan usato dal Primo ministro Narendra Modi, 'Con tutti, sviluppo per tutti' (sabka saath sabka vikas), è una presa in giro nei confronti dei più poveri e degli emarginati".

Questo slogan, spiega il frate, "può sembrare promettente. Ma in un Paese dove c'è una imbarazzante disparità tra miliardari da una parte e persone che faticano a sopravvivere dall'altra, si devono prendere misure straordinarie per aiutare i più bisognosi".

"L'India - aggiunge - non può dimenticare l'insegnamento di Gandhi, che diceva che non possiamo raggiungere il benessere di tutti se non iniziamo da quello degli ultimi. Altrimenti, in nome dello sviluppo, la salute e l'attenzione sugli investimenti continueranno a riversarsi solo nelle tasche dei ricchi".

Fonte: www.asianews.it

 

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