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L’India, primato delle donne morte per maternità

 

03/12/2007

 

New Delhi (AsiaNews)di Nirmala Carvalho – L’India ha il tragico primato delle donne morte durante la gravidanza o il parto con 117mila decessi nel 2005. Secondo il rapporto sulla Mortalità materna pubblicato il 12 ottobre 2007 a cura dell’Organizzazione mondiale della sanità, la Banca mondiale, l’Unicef e il Fondo per la popolazione dell’Onu, l’India insieme ad altri 10 Paesi ha il 65% delle 536mila donne morte durante la gravidanza o di parto nel 2005. Si calcola che nel Paese una donna su 70 muore per problemi collegati alla gravidanza. Il 99% delle morti avvengono nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto nell’Asia meridionale, soprattutto per povertà, malnutrizione e malattie.
L’India ha una quota di mortalità materna (Mmq) di 450 per ogni 100mila nascite.
Un’indagine del ministero indiano della Sanità ha accertato che è scarsa l’assistenza sanitaria per le donne incinta: circa il 23% delle donne che hanno avuto figli negli ultimi 8 anni, non ha avuto cure e visite sanitarie durante la gravidanza, percentuale che va da “appena” l’1% circa in Kerala e Tamil Nadu al 66% nel Bihar.
La ginecologa Wilma Carvalho dell’ospedale St. Ignatius a Honavar (Karnataka) spiega ad AsiaNews che “molte nascite avvengono nelle zone rurali con l’assistenza di una levatrice: se ci sono problemi, la madre non può raggiungere in tempo un ospedale. Per esempio non è possibile fare subito un taglio cesareo. Le donne incinta sono anche esposte a pratiche antigieniche e superstiziose e sono frequenti gli aborti operati da praticoni e impostori. Le emorragie post parto sono un’altra grave causa di mortalità, anche perché nelle banche del sangue talvolta sono scarse le riserve di plasma sicuro”.
Il rappresentante della Commissione per la salute della Conferenza episcopale indiana, commenta ad AsiaNews che “sebbene l’India sia un’economia emergente, è ancora carente nei servizi sanitari di base, specie per le masse rurali. C’è carenza di medici, di laboratori di analisi, persino di medicine e manca un’educazione sanitaria. In Stati meridionali come Kerala, Tamil Nadu e Karnataka il 60% dei parti avviene in ospedali o altri centri sanitari e le morti di parto sono molto più basse. Ma al nord solo tra il 15 e il 20% dei parti avviene in centri sanitari.

Estratto da: www.asianews.it

 

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