17/11/2011
Puja Devi, 30 anni, guarda con soddisfazione il suo giovane figlio mentre beve un bicchiere di latte prima di recarsi a scuola. La mamma è felice perché da alcuni mesi è in grado di fornire ogni giorno il latte per suo figlio e le sembra lontano il tempo in cui non possedeva alcuna rupia da spendere e poter mettere un po’ cibo sulla tavola.
Solo un anno fa, Puja e suo marito, Raj Kumar, 34 anni, lavoravano per pochi soldi al giorno come braccianti agricoli.
Puja, che proviene dal villaggio di Sauli a Uttarkashi ricorda: "Non abbiamo nemmeno potuto permetterci di mandare il nostro unico figlio a scuola" .
La madre, per migliorare la propria situazione economica ha frequentato un apposito corso di formazione per le donne rurali che insegna a guadagnarsi da vivere facendo lavori artigianali con l’utilizzo della flora locale.
Nonostante lo scetticismo espresso da parenti e vicini di casa che le consigliavano di continuare il lavoro agricolo, lei si iscrisse al corso e scoprì che ciò che le veniva insegnato non era un compito facile e il lavoro artigianale richiedeva delicatezza, molta pratica e manualità.
Puja ricorda :"Dopo aver terminato i lavori di casa, andavo nella foresta alla ricerca di fiori colorati e foglie e ritornavo a casa con un buon assortimento di ciò che avevo trovato". La dedizione e la caparbietà hanno premiato Puja in quantol le cartelle e i “quadretti” che lei realizza sono molto richiesti. Puja afferma: "Guadagno 12 rupie (Euro 0,17) per ogni cartella e riesco a farne 4 o 5 in un giorno".
Una Joshi, di 35 anni, del villaggio di Naugaon, ha fatto carriera come lavoratrice artigiana. Lei riesce e realizzare fino a 150 “quadretti” al mese guadagnando fino a 2000 rupie al mese (30,00 Euro) . Questa attività le ha permesso di iscrivere suo figlio in una scuola privata.
A causa dei bassi livelli di alfabetizzazione, la mancanza di competenze professionali e di accesso limitato alle informazioni sulle opportunità di lavoro , le donne rurali hanno poche possibilità di avere altri redditi se non l'agricoltura. Su iniziativa di una Ong locale –HARC-, sono oggi una trentina le donne che sono impegnate a realizzare “quadretti” con fiori e foglie secche. Quelle con capacità eccezionali come Uma Joshi realizzano bellissimi arazzi di fiori ma fanno anche le insegnanti nei corsi di formazione.
Mohini Indrawan, di 34 anni, del villaggio di Ohari , fu tra le prime donne ad essere addestrata sotto l'iniziativa dell’Ong HARC e ricorda che la gente del suo villaggio l’aveva etichettata come "immorale" perché lasciava la casa per diverse ore ogni giorno per frequentare le lezioni. “La gente mi derideva e esprimeva commenti volgari contro di me, soprattutto se tornavo a casa tardi la sera. Però quando la gente ha visto quanti soldi stavo guadagnando con la produzione dei “quadretti”, ha iniziato a pensare in modo diverso”
Le donne che sono impegnate in questo attività sono felici, perché possono lavorare in casa quando trovano il tempo.
Puja Devi con orgoglio dice : "Ora sono più indipendente e con i miei guadagni posso occuparmi meglio della mia famiglia.
Estratto da: www.wfsnews.org (Women's Feature Service)
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