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La malaria uccide 200mila indiani ogni anno, secondo un nuovo studio

 

23/10/2010

 

Uno studio del “Center for Global Health Research” con sede a Toronto afferma che più di duecentomila muoiono ogni anno a causa della malaria, smentendo in maniera clamorosa le cifre dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che fissavano in circa quindicimila all’anno i decessi attribuiti a questa malattia nel subcontinente.
I ricercatori di Toronto hanno basato le loro stime su un’indagine sul campo condotta intervistando i parenti di più di 122mila persone decedute fra il 2001 e il 2003. E le cifre ottenute, scrivono, “superano largamente” i quindicimila citati dall’Oms. Lo studio è stato pubblicato oggi nel giornale specializzato “The Lancet”.
La malaria colpisce circa 250 milioni di persone nel mondo ogni anno, e ne uccide circa un milione; per la grande maggioranza si tratta di bambini che vivono in Africa, secondo l’Oms. E’ la terza malattia infettiva più letale dopo l’Aids e la tubercolosi.
Lo studio pubblicato oggi da “The Lancet” dimostra che la situazione in India è molto peggiore di quanto si creda. “Ciò dimostra che la malaria uccide molte più persone di quanto si supponeva in precedenza – ha dichiarato uno degli autori della ricerca, Prabhat Jha -. Questo è in realtà il primo studio a livello nazionale che ha raccolto informazioni direttamente dalle comunità”. La ragione per cui le cifre dell’Oms mostrano una tale discrepanza (per difetto) va cercata probabilmente nel fatto che l’Oms prende in considerazione solo le morti ufficialmente confermate, e limitate a quelli che si sono rivolti ai servizi di assistenza. E le statistiche in più sono limitate ad alcuni stati (Orissa, Chattisgarh, Jharkhand) e al Nord Est. Mentre lo studio di “The Lancet” afferma che la maggior parte dei decessi avviene nelle zone rurali, e senza che le persone abbiano richiesto assistenza.
Fonte: www.asianews.it

 

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