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Più dignità ai due milioni di lavoratori domestici in India

 

08/08/2010

 

In India più di due milioni di lavoratori domestici, i cui diritti vengono calpestati da sempre, hanno migliorato le proprie condizioni di vita grazie al Movimento nazionale dei lavoratori domestici (Ndwm). L’Ndwm è stato fondato nel 1985 da Jeane Devos, religiosa belga dell’ordine delle Suore missionarie del Cuore immacolato di Maria, ed è affiliato alla Commissione per il lavoro della Conferenza episcopale indiana.
“Abbiamo rotto - afferma suor Devos - un muro di omertà, di schiavitù e di sfruttamento. Il nostro movimento è cresciuto e possiamo cambiare la situazione dei lavoratori domestici attraverso la solidarietà, la dignità, la giustizia e la responsabilizzazione”.
L’Ndwm è presente in 23 Stati dell’India con 53 sedi e si batte per il riconoscimento e la protezione dei diritti dei lavoratori domestici.
In India la situazione dei lavoratori domestici è drammatica, come testimonia Seetha Lakshmi, che lavora come colf a Dindigul, nel Tamil Nadu: “Mi hanno sempre pagato 50 rupie al mese (82 centesimi di euro) e non sono mai stata trattata come un essere umano. Piangevo tutti i giorni. Nel 1992 ho sentito dell’Ndwm, mi sono rivolta a loro e abbiamo parlato di salario, ore di lavoro, giorni di riposo. Quando ho parlato al mio datore di lavoro di questo movimento, la mia situazione è migliorata”.
L’Ndwm è una realtà affermata nella società indiana ed è appoggiata e apprezzata anche dal mondo politico. “Il lavoro domestico delle donne e dei bambini - afferma Kateekal Sankaranarayanan, governatore del Maharashtra - soffre le piaghe dello sfruttamento e della discriminazione. Insieme ai lavoratori migranti sono il gruppo sociale più vulnerabile e i loro diritti come esseri umani sono spesso negati. È gratificante notare come l’Ndwm abbia alzato la voce per la loro causa”.

Estratto da : www.asianews.it

 

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