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La rivoluzione sociale dei Dalit - 2° Parte

Atrocità contro i Paria

 

07/06/2010

 

Il Tamil Nadu ha una lunga storia di brutale violenza contro i Dalit, a partire dalla strage Kilvenmani del 1969, quando 44 operai senza terra sono stati bruciati vivi dai sicari di casta superiore per conto del padrone di casa, perché avevano chiesto salari più elevati.
Le violenze sono proseguite fino ai tempi recenti, con il massacro del presidente dei “rappresentanti di villaggio” che era un fuori-casta, in Melavalavu nel 1997. Nel settembre 2002, a Kaundampatti nel distretto di Dindigul, un lavoratore agricolo dalit è stato costretto a bere urina per aver presentato una denuncia alla polizia di sconfinamento da parte di una persona di una casta dominante. Nel maggio 2002, due Dalit sono stati costretti a mangiare escrementi umani nel villaggio nel distretto di Thinniyam Tiruchi. Tali atrocità continuano anche oggi, con i paria che vengono severamente puniti e torturati se violano i codici stabiliti dalle caste dominanti.

I Dalit non sono autorizzati a sposarsi al di fuori del loro rango. Ci sono casi in cui i paria sono stati puniti attraverso il boicottaggio sociale per i matrimoni tra caste e persino costretti al suicidio.
L'amministrazione statale agisce in modo parziale contro i fuori-casta . Ogni volta che i dalit chiedono pari diritti, sono brutalmente repressi dalla polizia. Atrocità si sono verificate in Nalumoolaikinaru, Kodiyankulam, Sankaralingapuram, Uthapuram e Manjolai.
L'ingresso al Tempio ai dalit è stata vietata con la forza dalla polizia in Thiruvallur e nel distretto di Sivagangai.
Anche se l’intoccabilità è illegale e chi lo pratica dovrebbe essere punito per il reato, resta però il fatto che la consuetudine è ancora in uso in molti villaggi. La discriminazione e le atrocità contro i Dalit varia a secondo dei villaggi. In alcuni luoghi si pratica l’intoccabilità in modo silenzioso e di basso profilo. In altri villaggi acquista spesso forme molto violente. Le disposizioni impartite per la prevenzione delle atrocità sono violate dalla stessa polizia, in combutta con i gruppi di casta dominante.

Viene ricordato il Dr. Ambedkar che diceva:

“L’intoccabilità è secondo la Costituzione legalmente abolita. Ma vedo, davanti ai miei occhi, la mia gente che sono maltrattati, umiliati e aggrediti, le loro case vengono bruciate, le nostre donne sono colpite e molestate sessualmente. Questi sono avvenimenti di ogni giorno nel nostro paese. Le leggi da sole non possono valere . Le persone dovrebbero unirsi e lottare per i loro diritti democratici insieme al cambiamento di mentalità.”

Quando le organizzazioni TNUEF o di altri democratici alzano la voce contro la pratica della intoccabilità, la risposta scioccante delle caste dominanti è che "non esiste l’intoccabilità nel nostro villaggio. Noi qui viviamo come membri di un'unica famiglia.” I dalit continuano a rimanere sottomessi alle caste dominanti nei villaggi a causa della mancanza di consapevolezza. Tuttavia, negli ultimi tempi vi è un nuovo slancio e militanza contro l'oppressione. E’ venuta l'ora di lottare per i diritti umani e i valori democratici in molti luoghi. Molte organizzazioni di dalit, come TNUEF e organizzazioni dei diritti umani hanno svolto un ruolo significativo nel determinare questa impennata tra i paria.

Dopo l'indagine, il TNUEF ha effettuato azioni dirette in molti luoghi in favore dei fuori-casta. L'esperienza acquisita da tale azione sono molteplici. Il TNUEF ha dovuto affrontare violenti attacchi delle forze di casta dominanti, l'approccio discriminatorio dell'amministrazione statale, la repressione brutale da parte della polizia. Nonostante questi attacchi e sfide, le lotte condotte dal TNEUF hanno registrato successi in molti luoghi del sud dell’India.

Estratto dal sito indiano www.pragoti.org

 

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