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Lavoro minorile in India: il sogno di Alamin Ali

 

19/11/2009

 

Alamin Ali è un bambino di 13 anni, con grandi sogni. Vuole vivere in una grande casa e guidare una grande macchina . Egli fa mattoni da una vita. Si sveglia alle 6 del mattino per andare a lavorare nella fabbrica di mattoni con i suoi genitori fino alle 11,30.
Dopo una pausa, riprende alle 15,00 e finisce alle 18,30. Poi Alamin disegna i suoi sogni e rappresenta di vivere per alcuni giorni nelle grandi case che aiuta a costruire.
Dal 14 al 21 di novembre in India è la settimana dedicata alla Convenzione delle Nazioni Unite Child Rights (UNCRC). Quest'anno è significativa perché sono trascorsi 20 anni da quando il CRC è stato firmato. L'India è uno dei firmatari alla Convenzione sui diritti del fanciullo. Tuttavia, poco è cambiato per milioni di bambini nel paese. La situazione dell'India e soprattutto sullo status dei suoi figli non è un motivo per festeggiare la Giornata dei bambini.
L'articolo 32 della UNCRC riconosce il diritto del bambino ad essere protetto dallo sfruttamento economico e da ogni attività lavorativa che interferisca con la sua educazione o dannosa per la sua salute fisica, mentale o sociale. Il lavoro minorile nelle fornaci è uno delle attività più pericolose e di sfruttamento, assolutamente intollerabile, riconosciuto dalla Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Alamin è uno dei 13 milioni di bambini di età inferiore ai 14 anni che sono impegnati nel lavoro minorile in India. Anche se il divieto del lavoro minorile è regolamentato dalla Legge , questa si applica solo a quelle categorie di lavori, che vengono ritenuti "pericolosi." Questo è inaccettabile. Ogni forma di lavoro minorile è una violazione totale dei diritti dei bambini.
L'articolo 28 della UNCRC riconosce il diritto del minore all'istruzione ... "E’ al fine di realizzare progressivamente tale diritto e sulla base di pari opportunità, lo Stato si obbliga a: rendere l'insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti ..."
Sette milioni di bambini sono ancora fuori dalla scuola in un paese dove l'istruzione è un diritto fondamentale. La maggior parte di questi bambini tendono ad essere i gruppi più emarginati, come i ragazzi portatori di handicap, figli di migranti, di strada e di bambini che lavorano.
Solo il 47 per cento dei bambini finiscono la scuola elementare mentre il 20 per cento l'abbandonano al II grado.
E’ vero che molti progressi sono stati fatti con il Diritto allo Studio ma occorre fare di più per i bambini emarginati ed esclusi dalla società ed anche la qualità dell’istruzione deve essere migliore.

Tragedie evitabili
L'articolo 6 del UNCRC riconosce il diritto naturale di ogni bambino alla vita. In India, ogni giorno avvengono silenziose tragedie sia nei villaggi che nelle città, ma ricevono scarsa o nessuna attenzione. Secondo fonti governative indiane , 45 bambini muoiono ogni ora a causa di infezioni respiratorie! Un bambino muore ogni due minuti a causa di diarrea! Più di quattro bimbi muoiono entro le prime 24 ore di vita ogni anno soprattutto per colpa di malattie che sono facilmente curabili e anche prevenibili. Nonostante un decennio di rapida crescita economica, l'India ha il record sulla mortalità infantile a 72 per 1000 nati vivi ed è peggiore di quella dei paesi limitrofi come il Bangladesh.
Quasi il 50 per cento dei bambini in India sono malnutriti.
Dobbiamo dare un futuro migliore al nostro paese, ai nostri figli e investire nel loro benessere. Solo allora possiamo veramente festeggiare una Giornata dedicata ai bambini.
Ananthapriya Subramanian collabora con Save the Children.

Estratto da www.hindu.com/mag
THE HINDU –MAGAZINE del 15.11.2009

disegno di Alamin Ali.
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