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Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto sulla mortalità materna in India

 

05/11/2009

 

L’Human Rights Watch, ha pubblicato un rapporto sulla mortalità materna in India ed è stato calcolato sul numero di 100.000 nascite. Nel 2005, in India i decessi da parto erano superiori 16 volte a quelli della Russia, 10 volte a quelli della Cina e quattro volte a quelli del Brasile.
Come mai vi è un tasso così alto tasso di mortalità da parto in un paese che sostiene di aver quasi raggiunto lo status di superpotenza? Il rapporto pubblicato da Human Rights Watch, si basa su una ricerca condotta fra il novembre 2008 e l’ agosto 2009 nello Stato dell’Uttar Pradesh.
Il rapporto sostiene che l'India da sola contribuisce a poco meno di un quarto di mortalità materna nel mondo, con 450 casi ogni 100.000 nati .
La registrazione dei decessi dovuti a maternità rileva forti disparità all'interno delle comunità e all'interno dei singoli Stati. Per esempio, deve esservi una spiegazione per l'aumento di casi di mortalità negli Stati di Haryana e del Punjab, anche se entrambi gli abitanti hanno un reddito medio pro-capite alto, mentre continua ad essere costante e diffusa tra le donne degli strati più poveri, in particolare delle comunità emarginate come i Dalit.
La ricerca condotta in Uttar Pradesh dimostra come un operatore sanitario qualificato in ostetrica è spesso costretto a far fronte ad una inadeguata fornitura di farmaci di primo soccorso, di emergenza quando avvengono complicazioni quali emorragie e ipertensione. L’Uttar Pradesh ha una carenza di 583 centri ospedalieri per la comunità; meno di un terzo di quelli esistenti hanno un reparto ostetrico ginecologo.
Quando le donne in gravidanza devono essere sottoposte a cure specialistiche, i centri di riferimento con servizi di trasfusione di sangue e parti cesarei sono spesso situati a più di 100 chilometri di distanza. La mancanza di visite tempestive si rivela per le donne spesso fatale.
Il governo ha promessa di una serie di servizi gratuiti per migliorare la salute materna ma non per le ragazze sotto i 19 anni in stato di gravidanza e per le donne che hanno già due figli.
La relazione afferma che nel Tamil Nadu, ci sono campagne di sensibilizzazione in tema di mortalità materna, e che le autorità incoraggiano gli operatori sanitari e i famigliari a registrare e monitorare le cause che portano al decesso delle partorienti.
Le donne povere che si avvalgono delle strutture sanitarie governative spesso non denunciano i cattivi servizi ricevuti per paura di rappresaglie da parte di medici e degli infermieri. La maggior parte dei casi di mortalità materna possono essere prevenuti.
Quasi il 65 per cento dei casi di mortalità materna sono provocate da cause ostetriche come l'emorragia seguita da complicanze. Altre cause di mortalità materna sono dovute anche a fattori indiretti come la tubercolosi, epatite virale, l'anemia e la malaria. Il tasso delle morti India è molto più alta rispetto alla media globale.
Questi problemi si complicano per le donne appartenenti alle fasce più povere, che hanno accesso inadeguato ad alimenti sani e di assistenza sanitaria a basso costo.
L’ obiettivo di ridurre numericamente la mortalità materna ha di per sé poco significato se non si migliorano i servizi sanitari e nutrizionali.

Estratto da : FRONTLINE INDIA'S NATIONAL MAGAZINE
from the publishers of THE HINDU
Vol. 26 No. 23 - Nov 2009

La foto è di Susan Meiselas/Magnum ed è estratta dal Report di Human Rights Watch
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